Valeria Dicarlo
Valeria Dicarlo

Blogger e viaggiatrice

I mandorli in fiore in Puglia fissano l’inizio della Primavera, sono uno spettacolo della natura e colorano le nostre terre di un bianco candido o di varie sfumature di rosa.

Basta fare una passeggiata in periferia o guidare tra le contrade dei nostri paesi per poterli ammirare in tutta la loro esemplare bellezza e lasciarsi incantare dal suggestivo paesaggio primaverile a cui danno vita.
Non è raro vederli fiorire già verso gli inizi di Febbraio, specialmente se le temperature si sono mantenute miti, è però un fenomeno molto pericoloso per la coltivazione di mandorleti come per gli alberi da frutto in generale, poiché un irrigidimento climatico repentino danneggerebbe in modo grave il processo di fioritura, con conseguenti ripercussioni economiche per il settore agricolo pugliese.

I mandorli hanno origini molto antiche e vennero importate nei paesi del Mediterraneo migliaia di anni fa dai Greci e continuarono ad essere prodotto di scambio nei commerci per secoli.
In Puglia si contano diverse varietà di mandorli tra cui le più popolari sono la Falsa Barese, la Filippo Ceo, la Genco e la Tuono.

La raccolta dei frutti avviene solitamente tra Settembre e Ottobre e l’utilizzo delle mandorle nella gastronomia pugliese è variegato: le mandorle possono essere mangiate come semplice frutta secca, zuccherate o tostate e salate, vengono usate per la preparazione di dolci di pasta di mandorla, tipici della pasticceria di Puglia, come i mostaccioli e il biscotto cegliese, per la produzione di confetti o torroni, oppure come bevande a base di latte di mandorla, alcoliche e non.

Famose sono le mandorle di Toritto, piccolo centro nella provincia di Bari, che hanno ottenuto il riconoscimento di presidio slow food e sono considerate tra le più pregiate sul mercato.
Le mandorle, inoltre, sono impiegate in molteplici campi, avendo molte proprietà energetiche e terapeutiche, dall’industria medicinale alla cosmetica.

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